Conferenza Come pianificare l’adattamento ai cambiamenti climatici: strumenti e metodi a supporto delle decisioni"

Veneto ADAPT chiama l’Europa risponde: dalle città italiane ed europee azioni concrete di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici.

La prima conferenza promossa da LIFE Veneto ADAPT “Come pianificare l’adattamento ai cambiamenti climatici: strumenti e metodi a supporto delle decisioni” ha chiamato a confronto sul tema le esperienze più significative italiane ed europee. Tra queste, molte le città virtuose presenti che si stanno dotando di strumenti operativi come per esempio il Paesc – Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima – per definire e programmare azioni necessarie sul fronte della mitigazione e dell’adattamento.

Diverse le voci intervenute a partire da Chiara Gallani, assessore all’ambiente del Comune di Padova, ente capofila di LIFE Veneto ADAPT: «Il tema dell’adattamento delle città ai cambiamenti climatici, è una sfida cruciale per le città di oggi. Da un lato le città sono chiamate a trovare azioni concrete per la riduzioni delle emissioni di Co2, dall’altra devono trovare le misure adeguate per rendere l’intero sistema urbano più resiliente.  Il Comune di Padova proprio grazie al progetto europeo Veneto Adapt ha redatto il proprio Paesc. Significa cominciare a modificare il proprio stile di vita e alcune abitudini, per vivere meglio e per rendere il territorio più sicuro, più capace di adattarsi».

A seguire Daniela Luise, la project manager di Veneto ADAPT, ha raccontato il progetto attraverso le sue fasi: «la metodologia e gli strumenti operativi elaborati rendono più efficace la capacità di risposta delle città agli eventi esterni, sia a livello locale che regionale, in particolare rispetto alle ondate di calore e al rischio idrogeologico. Attraverso una rete qualificata di città del Veneto Centrale la metodologia operativa è stata resa replicabile e sarà presto messa a disposizione di altri enti».

Claudia Guerrini dellAgenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (Cinea) ha illustrato le nuove Strategie Europee di adattamento ai cambiamenti climatici, sottolineando come esistono diverse opportunità per le città per diventare le vere protagoniste.

Davide Cassamagnago ha portato la voce del Patto dei Sindaci: «la nostra iniziativa da oltre 10 anni riunisce migliaia di governi locali impegnati, su base volontaria, a implementare gli obiettivi comunitari su clima ed energia. Il Patto de Sindaci non solo ha introdotto per la prima volta un approccio di tipo bottom-up per fronteggiare l’azione climatica ed energetica, ma è andata velocemente ben oltre le aspettative. Nell’aprile 2021 è entrato in una nuova fase, lanciando ufficialmente la sua rinnovata ambizione di un’Europa più equa e climaticamente neutrale attraverso questi obiettivi: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050; aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni; attuare misure di adattamento al cambiamento climatico e alleviare la povertà energetica attraverso una transizione giusta. Fondamentale è anche il coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e degli attori locali nella transizione, contribuendo così al Patto europeo per il clima. Ad oggi, oltre 40 comuni si sono impegnati in questa ambiziosa visione 2050».

Con l’obiettivo di favorire un confronto con città e progetti europei Mattia Bettin, ricercatore dell’Università Iuav di Venezia, ha presentato le esperienze più interessanti a livello europeo: Life Master Adapt, Life Urbanproof, Intensify (Interreg Europe), Epicuro (dg echo), Adriaclim e Adriadapt Interreg Italia-Croazia.